Burgas: cosa lascio, cosa porto via con me

20140326-154538.jpg

Cari amici, è sempre più concreta l’ipotesi del nostro rientro in Italia.
Qualche settimana, cinque o sei scatoloni e un paio di aerei per tornare nella nostra città. sarà bello ma non manca qualche pensiero. Stilerò qualche lista che mi aiuti a mettere bene a fuoco l’esperienza che ci porteremo dietro. Potrebbe tornarmi utile un domani, se ci sposteremo ancora oppure resterà solo un pagina di questo diario da sfogliare ogni tanto.
Dunque, spero non me ne vorrete se vi tedierò con qualche elenco nei giorni a venire, a cominciare da questi:

Cosa lascio a Burgas:

  1. il cielo grigio: la metereopatia, l’insonnia e il mal di testa latente che ne consegue -> io-sono-sicula;
  2. il mar nero: per quanto affascinante, preferisco il blu;
  3. il cirene: si legge Sirene, è una sorta di feta, più acidognola. E’ il formaggio più comune da queste parti e a me non piace;
  4. il vento siberiano: da +10° a -10° in una sola soffiata;
  5. la lentezza del servizio al ristorante: troppe volte abbiamo lasciato il tavolo, esausti, non avendo ricevuto la nostra ordinazione;
  6. la pianura: o meglio quella sensazione visiva per cui qualsiasi cosa incontri lungo il panorama ti sembra sia sorto in mezzo al nulla, nella terra di nessuno;
  7. alcuni vecchi scogli caratteriali, che è un gran bene;
  8. la musica: nessuno stimolo musicale interessante, a fronte dell’imperante melodica italiana, favorita nei locali;
  9. i palazzi in stile sovietico: seppur vitali al lor interno, l’impatto visivo è inevitabilmente opprimente;
  10. La stanchezza: quella vera. La sensazione costante e continua di essere al limite delle tue forze e la necessità di dover mantenere l’equilibrio, non potendo fare altrimenti.

varietà di rose

Cosa porto con me di Burgas:

  1. I miei 2 esploratori: con loro, ogni cosa assurge ad esperienza, emozione, lezione di vita. Ci divertiamo e cresciamo insieme!
  2. Le cicogne: così leggiadre ed eleganti, non le avevo mai viste dal vivo e proprio in questi giorni stanno tornando per deporre le uova;
  3. le rose: fiorite ad ogni stagione, profumate più che mai;
  4. il grande giardino del mare: la cura ed il rispetto per la cosa pubblica, più che per quella privata;
  5. Burgas: una piccola cittadina, tranquilla, a misura di neo-mamma e accogliente nei confronti dei bambini;
  6. il cirillico: avere imparato a leggerlo, ma aver felicemente scoperto che il rumeno è una lingua neo-latina!
  7. questo blog;
  8. le banitse: lo street-food locale;
  9. la pizza: ho imparato a farla in zona crisi d’astinenza;
  10. le persone: volti, sguardi e voci nuove; caratteri, esperienze, origini e nazionalità delle più disparate; scortesie, timidezze, enigmi; sorrisi, abbracci e solidarietà.

Nel bagaglio a mano, stretto stretto sotto il braccio porterò l’idea che infondo l’umanità si divida semplicemente in due grandi gruppi: le persone accoglienti e le persone respingenti. Il tutto declinato secondo la cultura d’origine di ciascuno.

Troppo facile?
Mah…

14 thoughts on “Burgas: cosa lascio, cosa porto via con me

  1. Bella lista! Anche se mi rendo conto quanto sia dificile stilare una lista di “mi piace” e “non mi piace”, di ritorno da un luogo in cui si è stati per molto tempo… Ciao, dolcissima Nicoletta! Un abbraccio! <3

    "Mi piace"

  2. Ogni esperienza che viviamo ci fa crescere, ci arricchisce, ci riempie sia di gioia che di malinconia, resta sempre nel nostro cuore anche a distanza di anni. Trattieni sono quello che di buono ti ha dato vivere a Burgas, il resto è solo vita! Buon rientro.

    Piace a 1 persona

  3. Grazie Silva!! Hai proprio ragione! Un giorno, per caso, pensai “ma che ci faccio con tutte queste cipolle che vendono qui?” Aprii il blog e tu avevi postato un’ottima ricetta ad hoc!! Le cipolle ripiene di tonno… Le faccio ancora!! :) una buona giornata!!

    "Mi piace"

  4. Tornare a casa è sempre bello, ma quando casa è dove c’è il cuore (i tuoi due esploratori) penso che ogni città possa andar bene. Ti auguro di tenere stretto la lista del cosa porti, quello che lasci invece pian piano se ne andrà…. Buon rientro e buone liste! :-)

    Piace a 1 persona

  5. Grazie per condividere queste liste con noi. Ci hai fatto conoscere luoghi e persone che fino all’incontro col tuo blog ignoravamo. Col tempo scoprirai che anche le cose che adesso vuoi lasciare rimarranno come ricordi dentro di te e piano piano diventeranno più dolci e simpatici. Pensa che adesso ricordo con simpatia perfino quando restammo bloccati in un ascensore della Gare de Lyon, perdemmo il treno Parigi-Firenze col nostro vagone letto e ci salvarono i pompieri di Parigi…
    Buon rientro!

    "Mi piace"

  6. Ciao, volevo dirti che ho risposto al tuo commento sul mio post della dietetica cinese, con le istruzioni per mettere a destra sia il gufetto che la licenza creative commons. Fammi sapere se sono stato chiaro oppure no!

    Piace a 1 persona

Lascia un commento