Di notti insonni, di galassie e di vecchi materassi di campagna

Di notti insonni, di galassie e di vecchi materassi di campagna

Talvolta di notte si vorrebbe tornare bambini, aprire la porta della stanza, trovarvi per magia il lettone dei genitori, e sentirsi come fosse sempre stato lì, infilarsi quatti quatti senza disturbare dal lato dei piedi e appollaiarsi in fondo e sì, dormire e fare bei sogni. Di stelle, vie lattee, unicorni e pianeti a forma di cuore. Continua a leggere

La vita è un’estate

A quanti di voi mi chiedono e si domandano cosa voglia dire, infondo, “la vita è un’estate” rispondo volentieri condividendo il mio personalissimo pensiero secondo cui la stagione estiva rappresenta la sintesi perfetta di una vita.
Una grande esplosione dei sensi e grosse sudate; succosissima frutta e terreni crepati per la siccità; trionfo di colori e paglia secca, lunghe corse gioiose e poi tanta sete; divertimento sfrenato e compiti per le vacanze, cose belle e cose brutte. È la vita. E’ così. In questo modo mi ricordo che ci sono cose che vanno prese meno sul serio, mentre altre, importanti o difficili da accettare, si può trovare il modo di trattarle con un velo di leggerezza o perlomeno, il pensiero dell’estate mi aiuta a non tralasciare le cose o le persone belle che rimangono attorno e continuano ad esserci, nonostante un fatto brutto abbia suonato al campanello.
Spero che la spiegazione sia stata esaustiva e non vi abbia deluso e che condividiate questa mia convinzione. Pensateci… scrivetevelo da qualche parte… mettetevelo nel portafogli…

Coraggio,
la vita è un’estate. :)

Bulgaria: Il Mar Nero, il kuk e l’isolotto di Santa Anastasia.

Bulgaria: Il Mar Nero, il kuk e l’isolotto di Santa Anastasia.

Cari tutti, eccomi di nuovo qui a scrivere di bella Bulgaria.
Il Mar nero è puntellato da isole piccole o di media grandezza. Nero come la notte, navigando ti rendi conto del perché gli antichi, dopo qualche ripensamento, decisero di chiamarlo proprio così. E’ nero come il petrolio, ma trasparente come l’acqua potabile. Difficile da immaginare, impressionante da vedere.

Domenica 29 Giugno è stata, qui da noi, la prima vera bella domenica di inizio estate dopo un inverno ed una primavera, diciamo, freddini (e qui, giù con tutti i miei post passati sulla meteropatia e i miei disagi quando le temperature vanno sotto i 25 gradi… vabè…). Risalgo al periodo con precisione perchè, cambiando per sbaglio il settaggio della mia mitica testa rossa – sto ancora affinando la tecnica di gestione di queste manine in più che spuntano vicino alle mie mentre faccio le cose più delicate, (ce la farò!) – dicevo, nelle foto che ho scattato quel giorno è rimasta impressa la data. Poco male.
Nonostante qualche nuvoletta sparsa, il sole splendeva alto nel cielo. Che fai, non ne approfitti immediatamente? Dal molo di Burgas partono ogni giorno, tre volte al dì, dei traghetti molto simpatici, tutti rossi, dall’aspetto un po’ vintage, diretti all’isolotto di Santa Anastasia (in bulgaro: Ostrov Sv Anastasiyas). Si chiamano Kuk. Così, decidiamo di prendere il Kuk delle 9.30. Un orario abbastanza comodo per noi che ormai ci svegliamo presto ed anche sicuro per il Piccolo Esploratore che teniamo ancora al riparo dai raggi ruggenti del mezzogiorno.

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Radio Monticiana -wouldn’t it be nice if..

Va bene, alleggeriamo un po’ il mood!

RadioMonticiana propone i Beach Boys: la storica band californiana che, tra queste pagine, non può mancare. Il loro album di maggior successo, “Pet Sounds”  è tra i preferiti di Paul McCartney… no, così, per dirne una. E poi riconoscimenti a profusione.  Con la semplicità ben studiata delle loro note e la freschezza dei loro testi hanno fatto divertire generazioni di persone a partire dal 1961 e continueranno ancora per molto.

Un po’ adolescenziali? Lo è anche Justin Bibier. – Chi?!  – Appunto!  Continua a leggere

Solstizio d’Estate

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Che parola stizzosa…solstizio! Eppure è proprio così che si chiama, in Italia, il primo giorno d’estate. Mio figlio è nato, facendosi attendere, per l’equinozio d’autunno. Così dal quel giorno, ogni volta che la stagione cambia mi ci soffermo un pochino di più.

Estate.

Trentacinque gradi, un po’ di umidità, il phon pensionato nell’armadietto, i ricci prepotenti, l’aspetto luminoso, la pelle ambrata, i sandali, lo smalto celeste, l’aria calda, i gelati, i parei, i colori chiari, la frutta fresca, il pizzo sangallo, il bianco, la luce, gli oggetti in gomma, le insalate, l’acqua, gli schizzi, le fontane, la sete, le perline colorate, la crema solare, le fette d’anguria,

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Radio Monticiana – Tremate! Tremate! …a suon di World Cup 2014!

Dopo quattro anni, inesorabilmente, stanno per iniziare i Campionati Mondiali di Calcio. I campi sono ancora vuoti ma la più efferata tra le partite si sta già disputando on air! E ci terrà col fiato sospeso per tutta l’estate. Le divise sono di diverse tonalità di rosa con decori in sfavillanti pallettes, gli scarpini hanno il tacco-tredici. Non c’è un pallone ma un microfono. Non sportività, ma unghie appuntite, denti affilati, tanti capelli, ed ugole da urlo! Regole in campo? Nessuna!!

Di cosa sto parlando?

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